Resilienza… resilienza… resilienza…
È una calda giornata di fine giugno, non si muove una foglia: tra le bancarelle del mercato settimanale, i venditori hanno sistemato qualche ventilatore che “muove l’aria” e, sotto i tendoni, crea un po’ di “venticello”.
Penso alle difficoltà che anche queste persone hanno incontrato negli ultimi anni… eppure, eccoli (quasi) tutti qui!
Mi guardo attorno e penso alla capacità di resistenza e di resilienza degli Umani: incredibili!
Ripenso anche alle persone conosciute quasi trent’anni fa sotto un altro cielo: con gli occhi della mente rivedo una Donna in particolare, una Mamma i cui figli maschi erano stati uccisi durante i disordini seguiti all’assassinio del Presidente del Burundi, Melchior Ndadaye, nell’ottobre del 1993. All’età di 45 anni affermava, fierissima: “Sono ancora giovane: avrò altri bambini!”
Passo accanto a una Signora in carrozzina, una persona che mi sembra di conoscere, ma che, al momento, non riesco a identificare.
Solamente qualche ora dopo riuscirò a collegare quell’essere quasi informe, edematoso da far spavento, a un nome, a una personcina agile e scattante che, tanto tempo fa, era mia vicina di casa, nonché mamma d’una mia compagna di giochi. Eccola là, da agile scoiattolo a invalida su sedia a rotelle… invalida, sì, ma… sempre in giro, tra la gente, a chiacchierare, ridere e scherzare…
Umani, ma con resistenza e resilienza (quasi) imbattibili!
Cammino immersa nei miei pensieri e, a un tratto, vedo uno splendido esempio di resilienza e di resistenza: una bellissima pianticella selvatica, con un delicato fiore azzurro, a campanella, è cresciuta tra l’asfalto del marciapiede e il muro di recinzione dell’edificio della scuola media.
Poco lontano, un radicchio dall’aria forzuta ha fatto la stessa cosa: fantastici!
E così, nel flusso delle persone che vanno e vengono indaffarate, mi fermo a scattare una foto con il cellulare: due pianticelle, una robusta e forte, il cui comportamento non stupisce più di tanto, una (apparentemente) fragile e delicata… due pianticelle, due esempi di resilienza…
…e ora un paio di “citazioni”, giusto per iniziare bene la settimana!
Secondo Ernest Hemingway, “il mondo ci spezza tutti quanti, ma solo alcuni diventano più forti là dove sono stati spezzati”
Mentre San Leone Magno dice:
“Non ti arrendere mai,
neanche quando la fatica si fa sentire,
neanche quando il tuo piede inciampa,
neanche quando i tuoi occhi bruciano,
neanche quando i tuoi sforzi sono ignorati,
neanche quando la delusione ti avvilisce,
neanche quando l’errore ti scoraggia,
neanche quando il tradimento ti ferisce,
neanche quando il successo ti abbandona,
neanche quando l’ingratitudine ti sgomenta,
neanche quando l’incomprensione ti circonda,
neanche quando la noia ti atterra,
neanche quando tutto ha l’aria del niente,
neanche quando il peso del peccato ti schiaccia…
Invoca il tuo Dio, stringi i pugni,
sorridi… e ricomincia!”
Carissime Amiche e carissimi Amici, ricordate anche Albus Silente, mitico Preside alla Scuola di Hogwarts: “La felicità si può trovare anche nei momenti più bui: basta solo ricordarsi di accendere la luce!” (“Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”, discorso di inizio anno scolastico).
Cara Drssa è sempre un vero grande piacere leggere quanto scrive!…. un nutrimento per l’anima immenso! ❤️
Grazie 💝
Un abbraccio a Tutti Voi! 🙂
Grazie Dottoressa, amo le sue perle!
😉
La resistenza è silenziosa, ferma, ostinata sulla propria posizione, dura come sasso, là dove la resilienza è flessibile, adattabile, fantasiosa. La resistenza è dei forti, cose o uomini che siano. La resilienza è solo umana.
Carissima Marzia!
sempre attenta, sempre presente!
Un abbraccio anche a Tutti Voi! 😉