“Piccola Katy”, cosa hai fatto dopo avere “bruciato tutte le bambole con cui dormivi” ed essere rientrata a casa senza bisogno d’inventare una scusa perché, tanto, “la porta è socchiusa”?
Hai completato gli studi? Hai trovato l’amore della tua vita?
Piccola Katy… hai trovato il coraggio di sfidare il buio del mondo cattivo e di andartene via?
Katy dei “Pooh” o Pierre, sempre dei “Pooh”, o Lucia di Pupo piuttosto che Aida o Carmen… e adesso? Dove sono? Cosa stanno facendo?
Mi sono sempre chiesta come sia stato il prosieguo della vita dei Personaggi “conosciuti” attraverso la musica, quale sia stato, negli anni, il “vissuto quotidiano” di coloro la cui esistenza è stata, per un attimo, immortalata in una canzone.
Sento già qualcuno sussurrare che, tanto, non sono “persone vere”, sono pure invenzioni…
No, mi spiace: non sono d’accordo! Penso che ogni “creatore” (artista o semplice scribacchino che sia) si ispiri sempre a qualcuno, a una o a più persone che conosce, quando dà vita al protagonista d’una canzone (o d’un’opera)!
E sono altrettanto convinta che questi Personaggi, nati dalla mente e dalla penna d’un Autore e resi vivi dall’immaginazione del Pubblico – di tutti noi – continuino a vivere nell’immaginario collettivo, in quell’infinito Universo ch’è dentro ciascuno di noi e che nessun Metaverso può sostituire.
…e torniamo a “Piccola Katy”. Brano pubblicato nel 1968, ha accompagnato la mia infanzia e la mia adolescenza: lo si storpiava sulla corriera che ci portava in colonia o al camposcuola, qualcuno la strimpellava sulla chitarra intorno al fuoco, lo canticchiavamo un po’ ovunque. Intonati e stonati. Un vero “tormentone”, ma… in senso positivo!
Sono cresciuta, ma ancora, ogni tanto, ascolto “Piccola Katy” e le canzoni dei “Mitici Anni ’70-‘80”, fantasticando sui personaggi, sulla loro “Vita spericolata”, trascorsa “a rincorrere i propri guai”, mentre “le finestre di fronte sbattevano al vento”… e chiedendomi, di tanto in tanto, cosa stiano facendo “quei” protagonisti…
KATY PER SEMPRE
Qualche anno fa, il “buco” è stato in parte colmato dal libro di Roby Facchinetti, “Katy per sempre”.
Già, Katy è cresciuta, è uscita di casa, affrontando il “mondo buio e cattivo”, ha avuto una figlia, ha realizzato tante cose, ma… tanti punti interrogativi sono rimasti, tanti eventi sono rimasti in sospeso, tanti cerchi non hanno avuto la loro naturale chiusura.
Il racconto si chiude infatti con Katy che decide di partire.
Dove è andata? Per fare cosa?
Katy, ormai, è un’amica: non si può non sapere dove si traferisce!
E qui arriva
IO SONO KATY
Un prosieguo della storia scritto da Silvana, un’intraprendente fan dei “Pooh”.
Katy vive, ora, nell’Isola Che Non C’È, un posto che non esiste perché nato dalla fantasia di Valerio Negrini, ma che esiste davvero, visto che lo stesso Valerio Negrini sosteneva un’Associazione che aiuta i bimbi di questa terra (ANPIL).
Katy spende i suoi ultimi anni, forse i migliori, improvvisandosi insegnante di musica e di italiano – grazie alle canzoni dei suoi amatissimi Pooh – diventando di volta in volta agricoltrice, allevatrice di galline, infermiera e ostetrica.
Katy vola leggera come una piuma, godendo delle piccole-grandi gioie che la Vita regala e accettando gli inevitabili “rovesci”.
Katy, Katy, Katy… un tuffo nel passato, un passaggio in punta di piedi verso il futuro, vivendo un presente che – per tutti – è unica certezza…
…e qui mi fermo: niente anteprime che possano rovinare il gusto di leggere questi libri!
Confesso: ho letto il libro di Silvana in anteprima, e l’ho subito amato! Roby Facchinetti ha dato una vita, bellissima, a Katy e ce l’ha descritta in “Katy per sempre”; “Io sono Katy” dà una seconda possibilità, una seconda vita a Katy, che si trasferisce nella mitica Isola Che Non C’È.
Katy è cresciuta. Scricciolo di donna, non è più “Piccola Katy”: ormai, è una “Grande Katy”!
“Katy per sempre” e “Io sono Katy”: due libri da portare sotto l’ombrellone, due libri da leggere comodamente seduti in poltrona con un plaid sulle ginocchia quando l’Autunno già bussa alle porte, due libri da gustare o da divorare tutto d’un fiato perché Katy, in fondo, siamo tutti noi che con lei siamo nati e cresciuti!
Sabato 30 settembre, a Verona, al n.22 di Piazza Bra, nella sala “Aida” al primo piano del “Ristorante Bra 22″*, dalle 15 alle 17.30: presentazione della seconda edizione del libro fotografico “AYITI” con Paola Racca e Massimiliano Salierno e di “Io sono Katy”, con Silvana Adami.
Ingresso libero, senza obbligo di consumazione.
*Negli ultimi giorni, il locale HARD ROCK CAFE’ ha cambiato nome: è sempre al n.22 di Piazza Bra a Verona, ma lo trovate con questa insegna: “Ristorante Bra 22”.
(aggiornato al 30 settembre 2023)