Medicina Tradizionale
Laureata in Medicina e Chirurgia e specializzata in Malattie Infettive, ma affascinata dalla Fitoterapia e dall’Omeopatia, mi considero essenzialmente un MEDICO.
E per un “medico” il benessere e la salute del Paziente sono la cosa più importante, l’obiettivo da perseguire con ogni mezzo a disposizione.
Come qualunque medico, inserito o meno nel Sistema Sanitario Nazionale, visito i miei Pazienti, quando sospetto un’infezione da streptococco eseguo un tampone e un test rapido che, in pochi minuti, mi consente di decidere se consigliare o meno un antibiotico.
Già, quando lo Strepto-test è positivo, prescrivo anche terapie antibiotiche.
Non mi pongo problemi a proporre un trattamento cortisonico se il Paziente soffre di asma o di broncospasmo: se introdotti a “crisi” già iniziata, Rame e Viburnum possono iniziare ad agire “troppo tardi”, con sofferenza – e spesso qualche rischio – per la Persona. E quindi? Perché non usare, quando serve, anche un “trattamento tradizionale”?
Accanto alla visita tradizionale, spesso propongo anche un’ecografia, che eseguo io stessa.
Tra il 1998 e il 2002, ho lavorato come ecografista presso gli ospedali di Zevio, Nogara e Legnago, arrivando ad apprezzare le opportunità che un simile strumento può offrire in uno studio medico.
Infatti, in mani esperte, un ecografo può dirimere tanti dubbi diagnostici.
Spesso, quando ho un sospetto diagnostico ben preciso, propongo un’ecografia addominale anche ai miei Pazienti adulti, ma le “esplorazioni ecografiche” sono rivolte soprattutto ai bimbi. Infatti, in occasione della prima visita, e spesso anche durante le successive visite annuali di controllo, sottopongo i miei Piccoli Pazienti a un’ecografia dell’addome: è un modo come un altro per accertarmi che tutto sia “in ordine”, un modo per chiacchierare con il Bambino, per prendere confidenza e per fargli conoscere il “mondo” che si nasconde dentro il suo pancino.
Come ripeto spesso, se i mezzi ci sono e possono servire per aiutare i Pazienti, perché non servirsene?
… e riguardo al cortisone e agli antibiotici (per non parlare di altre tipologie di farmaci, dagli antipertensivi ai diversi “salva-vita”): grazie al cielo esistono, sennò dovremmo proprio inventarli!