Soffermati sull’arida sponda
Vòlti i guardi al varcato Ticino,
Tutti assorti nel novo destino,
Certi in cor dell’antica virtù,
Han giurato: Non fia che quest’onda
Scorra più tra due rive straniere;
Non fia loco ove sorgan barriere
Tra l’Italia e l’Italia, mai più!
L’han giurato: altri forti a quel giuro
Rispondean da fraterne contrade,
Affilando nell’ombra le spade
Che or levate scintillano al sol.
Già le destre hanno stretto le destre;
Già le sacre parole son porte:
O compagni sul letto di morte,
O fratelli su libero suol.
Già, sono le prima due strofe della nota ode di Alessandro Manzoni, “Marzo 1821”.
Qualche settimana fa, ho aiutato il mio Papà a sistemare la cantina di casa: ho così ritrovato tanti dei miei libri di scuola.
Tra questi, il 4 e il 5 di “Domani”, il libro di lettura di 4° e 5° elementare.
E così, dopo tanti anni, quando l’ho ripreso in mano, il mio libro di quinta s’è aperto sulla pagina dell’ode manzoniana. Una delle mie preferite.
Quest’anno – marzo 2021 – avrei voluto scriverne più ampiamente su queste pagine virtuali, ma non mi è stato possibile.
Marzo 1821 – marzo 2021.
Cosa sarebbe accaduto se il reggente Carlo Alberto di Carignano avesse davvero “varcato il Ticino” e cacciato gli Austriaci dal Lombardo-Veneto nel lontano 1821?
Non lo so. Non ne ho idea. Ma ogni tanto mi piace pormi delle domande “strane”, delle domande impossibili, delle domande che non possono avere risposta: è il mio modo di spiegarmi la Storia.
Marzo 1821 – marzo 2021.
Avrei voluto scrivere dei pensieri e delle congetture fatte negli anni intorno a questa magica data, ma una serie di piccoli, noiosi, “accidenti” me lo ha impedito.
Lo farò alla prossima occasione, nel 2121.
E a quel punto le cose da dire saranno davvero tante!
…e magari avrò anche qualche risposta da dare!