Estate, caldo e reidratazione

Giugno 2003 – è sera, sono in treno e sto rientrando da Cortona, dove ho assistito ad un convegno fantastico, un seminario tenuto dagli Omeopati Ab Straatman e Frans Vermeulen.
Lavori di altissimo valore, presentati in maniera magistrale da due bravi oratori, che sono riusciti a trattenere nel teatro di Cortona un branco di omeopati accaldati e sudanti, cui gli Organizzatori hanno imposto una scelta: date le condizioni (deficitarie) dell’impianto elettrico, si potevano avere o l’aria condizionata o l’energia per l’illuminazione e per i computers…. Il problema non si è neanche posto: abbiamo votato tutti per la non-aria condizionata, con le conseguenze del caso!, ed abbiamo affrontato coraggiosamente la calura armati di bottigliette d’acqua e di improvvisati ventagli.

Sto, dunque, rientrando a Verona e mentre il treno attraversa paesi e stazioni cerco disperatamente di catturare un po’ d’aria fresca attraverso il finestrino aperto.
È – lo ripeto – l’estate del 2003, una delle più calde degli ultimi cent’anni, secondo meteorologi e giornalisti.

Ad un certo punto, scatta l’orario della mia “reperibilità serale” ed il cellulare inizia a squillare. È la signora Giovanna, una mia anziana paziente, che di “paziente” ha solo il nome, visto che mal sopporta… tutto!
L’inverno le fa “carolàre le ossa” (come faccia il freddo invernale a provocarle i tarli alle ossa lo sa soltanto lei, comunque), la neve potrebbe farla scivolare (e rompere uno dei suoi preziosi femori), mentre la pioggia le fa arricciare i capelliadesso, comunque, siamo in piena estate, non piove da un po’ e fa – tanto per dirla con le parole d’un caro amico – “un caldo degno d’una giornata estiva all’Inferno”: sentiamo cos’ha da dire la Giovanna, penso divertita.
Percepisco un lungo sospiro e, in un soffio, un sussurro: “Fa caldo!”, “Bella novità – ribatto fissando il termometro che ammicca dal tetto d’un negozio vicino alla stazione e segna 41° C – dove si trova, signora Giovanna?!”.
La simpatica brontolona si trova a San Zeno di Montagna e, pensa un po’!, pur essendo in montagna, sta soffrendo per il caldone, mentre, all’ora di pranzo, ha fatto una gran fatica a rientrare dal suo giro mattutino nei negozi di pane-frutta-e-verdura-e-macelleria.
Mi telefona per sapere “se non c’è niente di omeopatico per resistere all’afa, dormire profondamente, svegliarsi riposati, e respirare meglio”.

Solo questo. Nientepopodimeno!

Non rammento cosa ho risposto alla signora Giovanna, ma ricordo l’episodio ogni volta che sento parlare di clima “troppo caldo” o “troppo freddo”. Purtroppo, quando non c’è nulla di più importante di cui ci si voglia occupare, il “meteo” è sempre una gran risorsa!

Il Governo sta crollando sotto il peso di scandali, mazzette e tangenti? Ma la notizia dei 35°C all’ombra raggiunti dall’aria in Piazza di Spagna è sicuramente più “succosa”, meglio se accompagnata da foto o video di efebiche turiste giapponesi che si spruzzano sulla testa l’acqua della fontana.

L’ennesimo G-qualcosa – noto convegno al quale si ritrovano i Grandi della Terra per discutere di questo e di quello, ovviamente chiusi e blindati in Zone-Rosse o Gialle accuratamente inchiavardate e isolate dal resto del mondo – è stato quasi-inutile, visto che non si è giunti ad accordi né per quanto riguarda l’emissione di anidride nell’atmosfera né per quanto riguarda la gestione dell’economia globale? Poco importa: la foto o il video di giunoniche valchirie stravaccate al sole, boccheggianti e sudate, può ben riempire il “buco” lasciato dalla pochezza delle scarne notizie provenienti dal suddetto G!

Partiti e partitelli dilapidano i pubblici (=nostri!) soldi in spese che definire “personali” è quanto meno indegno? Pazienza: un’invettiva contro Sindaci e Presidenti di Consiglio, che non riescono ad arginare le precipitazioni nevose o la cosiddetta “morsa del gelo”, farà certo la gioia di tutti quanti, mentre qualche foto di bimbetti sorridenti che spingono lo slittino in Piazza San Marco riempirà  gli spazi vuoti, nel giornale e nella testa della maggior parte dei lettori…

Torniamo a noi ed ai consigli della Signora Rosetta! Estate più o meno calda rispetto a quella del 2003 o del 1994, “questa” è l’Estate-2012: unica ed irripetibile, con il suo caldone, la siccità, le stellate meravigliose, i ghiaccioli succhiati all’ombra d’un platano dopo una corsa in bicicletta  e…. tutto il resto!

È l’estate che ci troviamo a vivere adesso, qui e ora, perché il “presente” esiste, mentre il futuro, la speranza d’una stagione “meno calda” (che poi magari diventerà “troppo nevosa”), è, appunto, solo una “speranza” e, tanto per dirla con il Poeta, “…del doman non v’è certezza”.

Quando il solleone imperversa e il caldo asciuga i corpi e pesta martellate sulla testa delle persone, un tè bollente può darci, passata l’immediata sensazione di “ebollizione”, una gradevole sensazione di raffreddamento.

Quando ci rendiamo conto che abbiamo sudato troppo o che i nostri bimbi si stanno disidratando, c’è una bevanda reidratante che possiamo preparare velocemente e con una spesa minima, usando gli ingredienti che tutti abbiamo in casa:

  • 250 cc di acqua (di rubinetto, mi raccomando!, che, se potabile, contiene un sacco di sali minerali che aiutano a sentirsi meglio)
  •  2 cucchiaini da tè colmi di zucchero di canna (NON sostituibile con miele)
  • ¼ di cucchiaino da caffè – di quelli piccoli! – di sale marino integrale fino
  •  succo di limone (o di mela, se è destinata ad un bimbo molto piccolo) a piacere

si mescola il tutto ed ecco pronta una miscela reidratante che ci aiuterà senz’altro nelle giornate di canicola.

Buona Estate a Tutti!

Atleta assetato beve

Foto di Ketut Subiyanto in Pexels

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