Drenanti, depurativi e… piccioli di ciliegia!

Ogni anno, quando arriva la primavera, le mie Ragazze mi chiedono “qualcosa per depurare un po’ l’organismo dopo l’inverno”.
Ogni anno, quindi, provo su me stessa qualche “miracoloso prodotto” propostomi da questa o quell’Azienda.
Gocce, bustine o compresse che siano, i vari drenanti sono – su di me – quasi tutti davvero poco o per niente efficaci.
A quel punto, in genere, coinvolgo Adriana, la mia simpaticissima cognata, e le rifilo i vari prodotti da testare: qualcuno passa l’”esame”, ma la maggior parte …
Ovviamente, su queste pagine, non posso nemmeno pensare di citare questo o quel preparato proposto da Ditte e Laboratori, ma c’è qualcosa di cui penso valga la pena mettervi al corrente.
Si tratta di un infuso casereccio di cui il mio Amico Elvio  mi ha parlato qualche anno fa, un drenante fantastico, a base di piccioli di ciliegia.
Elvio, che oltre ad essere un super-parrucchiere si occupa  di oasi naturali e di uccelli, è, tra le mie conoscenze, una delle persone più preparate in fatto di alimentazione naturale e ben equilibrata; simpatico e ottimo comunicatore, ha amici in tutto il mondo, anche in Romania! Ed è appunto in questo Paese che una Nonna gli ha parlato del “drenante primaverile” a base di piccioli di ciliegia.
Quando qualcuno mi racconta qualcosa, in genere, archivio la notizia in un angolo della mente, riproponendomi di fare qualche ricerca in merito: in questo modo, ho scoperto che l’infuso di piccioli fa parte anche della nostra tradizione contadina (1,2) e che, da sempre, viene usato per la ritenzione idrica (o meglio “veniva usato”, visto che nessuna delle persone con cui ne ho parlato lo conosceva!).
Le modalità di preparazione variano un po’ a seconda delle regioni, ma, in linea di massima, questa – che io stessa ho provato – mi sembra la ricetta più accettabile, se non la migliore:

INFUSO DI PICCIOLI DI CILIEGIA – DRENANTE

ingredienti:
-20 grammi di piccioli di ciliegie
-400 ml d’acqua.

Mettere i piccioli adeguatamente sminuzzati in una ciotola di ceramica o di terracotta, portare ad ebollizione l’acqua e versarla subito sui piccioli, tappare il recipiente e lasciarlo raffreddare a temperatura ambiente.
Dopo una ventina di minuti, quando l’acqua si è raffreddata, filtrare e spremere il residuo. Si può dolcificare con un po’ di miele.
Se ne prende una tazza al mattino, prima di colazione, e la quantità di cui sopra è sufficiente per due somministrazioni.

La “ciliegia” è il frutto di due specie di alberi appartenenti alla famiglia selle Rosaceae: dalla specie Prunus cerasus nascono le marasche e le amarene, mentre dal Prunus avium nascono le ciliegie dolci, a polpa tenera o dura.
Le marasche e le amarene sono note anche come “ciliegie acide” per il loro sapore asprigno e vengono usate soprattutto per la preparazione di sciroppi, gelatine, liquori e marmellate. I frutti del Prunus avium sono, invece, quelli che noi conosciamo come “ciliegie”, profumatissime e dolcissime,  amate sia dai bimbi sia dagli adulti.
Le ciliegie sono ricchissime di vitamine (A, B-gruppo e C), contengono proteine, zucchero e sali minerali, tra cui potassio, calcio, fosforo, magnesio e ferro, ma non starò qui a dilungarmi sulle loro proprietà, di cui già tanti autorevolissimi testi parlano in maniera esauriente.
La cosa interessante, per me e le mie Ragazze, è che, pur fornendoci tanti nutrienti essenziali, pur essendo indicate in tante patologie e pur stimolando il transito intestinale,… LE CILIEGIE NON SONO DIURETICHE, anzi!
L’infuso preparato con i loro piccioli, invece, è disintossicante e diuretico. Molto diuretico. Provare per credere!

Ciliegie

Foto di Lisa Fotios in Pexels

BIBLIOGRAFIA
1. Gli alimenti e le loro associazioni – tomo II, D. Arcari Morini, A. D’Eugenio, F. Aufiero. Vis Sanitrix Naturae Ed. Maggio 2001
2. Le tisane terapeutiche – Fonte di benessere, L. Zambotti. Ed. Tecniche Nuove. Luglio 2005

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